
Sentiero natura dei Fojaroi a Seren del Grappa
A pochi chilometri dalla nostra casa sulla Collina esiste un “museo a cielo aperto” che ci racconta ancora oggi come funzionava la vita nelle valli a Seren del Grappa. I Fojaroi, antichi casolari, famosi per i loro tetti, extra spioventi e coperti di rami e di foglie di faggio, sono un vero e proprio capolavoro di biotecnologia, ma anche di bioarchitettura.
l Monte Grappa, chiamato anche il Monte Sacro è un luogo di incontri, diviso tra tre province e tre diocesi, ed è stato uno dei principali teatri della Prima Guerra Mondiale. La zona era priva di grandi accessi, ma era, ed è tuttora, fornita di una miriade di sentieri e mulattiere. Tra queste viuzze sono nati una serie di paesini, composti da una manciata di case, dove vivevano pastori con i loro bestiame. Nella zona di Seren del Grappa, le costruzioni furono erte tra i monti Sort e Boarnal, dove i montanari costruirono le loro umili dimore, i Fojaroi per l’appunto.

I Fojaroi di Seren del Grappa
Queste “càsere” di montagna sono famose principalmente per il loro tetto caratteristico, interamente realizzato con i rami di faggio, fittamente raccolti e incastonati tra loro fino a formare la copertura. Per creare 1mq di tetto occorrono tra i 15 e i 20 mazzi legati alle pertiche della struttura. Il peso totale è di circa 120 quintali a tetto. La posa dei rami è veramente molto laboriosa, inoltre, per funzionare alla perfezione i rami devono essere raccolti solo in un determinato periodo dell’anno, quando non sono né troppo freschi, né troppo secchi. Questa copertura tipica delle nostre zone di montagna riesce a proteggere la casa dall’acqua, dal vento e dalla neve, per una durata di oltre 80 anni!
La struttura della casa di montagna era molto semplice e con base rettangolare. Al piano terra vi era la stalla per gli animali, al secondo piano il fienile-camera da letto da cui accedere tramite una scala esterna in pietra. All’esterno di fondamentale importanza era la presenza di una “posa”, una pozza d’acqua dove il bestiame poteva abbeverarsi.

Il sentiero dei Fojaroi
La partenza del giro ad anello si trova a “Pian dea cesa”, Chiesa Nuova di San Luigi, nella frazione di Seren del Grappa. Dalla chiesa procedete in direzione est per la strada asfaltata, verso una valletta ombrosa che ad un certo punto svolterà verso il versante soleggiato. Proseguendo per questa strada raggiungerete uno dei principali punti di interesse, il caratteristico nucleo di case posto sul “Col dei Bof”. Oltrepassate le case e proseguite verso sinistra, direzione nord ovest e raggiunto il bivio proseguite verso sinistra fino a raggiungere la Val Granda dove troverete alcuni esempi di Fojaroi. Aggirate la valle e percorrete tutto il fianco nord, camminando in costa fino a ritornare al Col dei Bof e poi al parcheggio.
L’escursione è piuttosto semplice, consigliata anche con i bambini se tenuti sotto controllo soprattutto nella parte finale in costa, che risulta essere anche un po’ ripida. Il sentiero è sempre ben segnalato e tenuto. Ogni stagione va bene, ma consigliamo in particolare la primavera per chi ha un interesse prevalentemente botanico.

Foto © Museo del Paesaggio SOnoro
Una curiosità locale: le Trombe di Corteccia
I locali, nel periodo primaverile, quando le piante iniziavano a sbocciare e la corteccia si staccava facilmente, creavano i fis’cèt – subiòt oppure le trombe-pivete. Le trombe di corteccia sono dei curiosi aerofoni che “suonano” solo per pochi giorni, fintantoché la corteccia rimane morbida e non incomincia ad essiccarsi. Le trombette venivano realizzate principalmente con i rametti di sambuco, castagno, frassino e salice selvatico, perché la loro corteccia molto elastica e malleabile. La loro realizzazione avveniva mediante l’avvolgimento della corteccia in modo da replicare una spirale e fissata all’estremità con un chiodino realizzato in legno.