
Museo storico della bicicletta e Museo Etnografico della provincia di Belluno
Alloggiare presso la nostra Casa sulla Collina vuol dire avere la possibilità di vivere una vacanza immersi nella natura alla scoperta delle escursioni dolomitiche e di alcuni musei molto particolari e unici.
ggi vi proponiamo un giretto in bicicletta veramente interessante all’insegna della cultura alla scoperta di due musei molto caratteristici: il Museo storico della bicicletta “T. Bevilacqua” e il Museo Etnografico della Provincia di Belluno e del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi a Cesiomaggiore.In tempi più recenti vi si conservava il legname, mentre durante le due guerre mondiali sono stati usati probabilmente come rifugio e magazzini, deduzione che deriva dal rinvenimento di frammenti di granate.
Museo storico della bicicletta a Cesiomaggiore
La prima tappa partendo dalla nostra Casa sulla Collina è il Museo storico della Bicicletta che raggiungerete in bicicletta in circa 45 minuti (11km).
L’esposizione si trova a Cesiomaggiore detto anche il “Paese del Ciclismo”. Infatti, dal 2001, ogni strada ha due nomi. Accogliendo il suggerimento di Sergio Sanvido, l’amministrazione comunale ha deciso di sottotitolare tutte le vie e le piazze del paese a vari campioni del ciclismo.
Il Museo è stato inaugurato nel 1997 da Sergio Sanvido ed inizialmente ospitato presso la sua casa al piano terra, proprio affianco al suo storico negozio di Biciclette. Nel 2007 Sergio dona la sua collezione al Comune di Cesiomaggiore ed essa viene trasferita all’ultimo piano della scuola primaria del paese. Il museo è intitolato al veneziano Toni Bevilacqua, campione del mondo nella disciplina dell’inseguimento tra il 1950 e il 1951, che sconvolse la vita di Sergio durante un fortuito incontro a Croce d’Aune.
Il museo è considerato sin dagli inizi un vero gioiello dagli appassionati della due ruote, perché propone una delle collezioni storiche più ampie e varie di tutta Italia.
Oltre ai precursori della moderna bicicletta, Sanvido ha collezionato negli anni una notevole quantità di bicicletta da lavoro, come la bicicletta dei vigili del fuoco, dell’arrotino, del tostatore di caffè e del postino.
Negli anni Sanvido è diventato amico di grandi campioni sportivi, per questo all’interno del museo potrete trovare le biciclette di Coppi, Bartali, Nencini, Moser e Pantani oltre che ad alcuni cimeli memorabili.
La visita è consigliata a tutti, non solo agli appassionati di bicicletta, in meno di 1 ora potrete fare un salto nella storia della due ruote dal 1700 ai giorni alla modica cifra di 2€.
Museo Etnografico della provincia di Belluno e del parco nazionale dolomiti bellunesi
Proseguendo per circa 1 km (5 minuti in bicicletta) troverete un’altra chicca del territorio bellunese, il Museo etnografico della provincia di Belluno.
Esso si trova ai piedi delle Dolomiti ed è considerato la “struttura pilota” nel settore museale etnografico, grazie soprattutto alle sue numerose attività di ricerca e di catalogazione. Il progetto del museo nasce attorno al 1979 da una proposta di Daniela Perco e grazie ad un finanziamento della regione Veneto nel 1994 viene acquistata e ristrutturata la villa di campagna Serravalle dove ancora oggi è ospitato il museo.
La collezione nasce con lo scopo di raccogliere, conservare e valorizzare la cultura della popolazione bellunese dal XIX secolo sin ai giorni nostri. All’interno sono conservati beni materiali come oggetti provenienti dal territorio e relativi all’ambito dell’artigianato, delle attività domestiche, della religione e dell’immigrazione. Sono presenti anche beni immateriali, composti da migliaia di documenti sonori, quali fiabe, indovinelli, canti, testimonianze e autobiografie.
Un vero e proprio tuffo tra presente e passato, che vi permetterà di conoscere approfonditamente la cultura del luogo.
Conclusa anche questa visita non vi resta che rientrare in struttura e dedicare il rientro in completa tranquillità alla scoperta del paesaggio circostante e dei paesini caratteristici come Can, Soranzen, Salgarda, Umin e Villabruna.